33) Quali modelli di replicazione sono previsti ?
Modello passivo (master slave o primary/backup)
un solo processo (attivo) esegue le azioni sui dati.
le altre copie (passive) servono in caso di guasto.
quindi una sola copia corretta, le altre possono essere anche non aggiornate.
Si ha uno scollamento dello stato tra il master e gli slave. In caso di guasto si dovrebbe riprendere dall’inizio.
Il master aggiorna lo stato degli slave (checkpoint)
la politica separa:
le azioni necessarie per garantire una risposta sicura (aggiornamento copia primaria)
dalle azioni successive (aggiornamento copie secondarie o checkpointing, che può essere time-driven o event-driven)
Modello attivo (copie attive)
un processo per ogni copia di dato.
ogni azione richiede di aggiornare lo stato di tutti
Comunicazione del cliente con i servitori in modo:
esplicito: manca di astrazione.
implicito:
- esiste un solo gestore (schema statico, a farm centralizzato).
- esiste un gestore diverso per ogni richiesta (schema dinamico). I gestori sono decisi per località o a rotazione, con la necessità di evitare interferenze tra gestori.
In genere si hanno, in alternativa:
perfetta sincronia: tutte le copie devono agire d’accordo, soprattutto in caso di risposta o di azioni verso l’esterno (innestamento)
approssimazioni alla sincronia meno costose: quasi tutte le copie devono essere in accordo, ma le azioni possono procedere prima del completo accordo .